Secondo quanto contenuto nel decreto Milleproroghe, si partirà il 30 giugno senza distinzioni tra imprese.
Nella manovra di ferragosto l’entrata in vigore del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti era stata stabilita a febbraio. Il testo del governo del milleproroghe la spostava al 2 aprile. L’emendamento approvato ora allunga di tre mesi i tempi di attuazione.
Con questo ulteriore rinvio le imprese avranno più tempo per abituarsi, ma restano chiaramente comunque in piedi le azioni legali intraprese dalle aziende già iscritte al nuovo sistema, che hanno versato entro le scadenze previste la tassa d’iscrizione e investito denaro nell’acquisto di dispositivi usb e black box, mentre il sistema non è mai partito.
Nella speranza di un risarcimento, le azioni legali di 325 mila imprese per 70 milioni di euro spesi in 2 anni sono state avviate come più volte annunciato, nei mesi scorsi, da Confartigianato, Cna, Casartigiani e Confesercenti.